Per il rilancio e riscatto, servirà il calciomercato: Cairo ha una riserva di almeno 20 milioni per iniziare ad accontentare Mazzarri. Si preannuncia una calda estate
Il calciomercato 2018 del Torino si aprirà con grandi aspettative da parte dei tifosi. La delusione per una stagione sicuramente molto complicata, tra alti e bassi, sta infatti portando l’ambiente granata già proiettato verso un futuro nel quale si aspetta, dalla società in primis, un fortissimo cambiamento di rotta. A Cairo, di fatto, viene chiesto di rompere gli indugi per poter permettere al suo Toro di poter davvero ambire alle competizioni europee e restituire un po’ di quella passione sportiva che due anni (tre, potenzialmente) anonimi hanno fatto perdere per strada. E ora, con Mazzarri, si tenta una nuova ricostruzione e rifondazione che dovrà portare ad altri frutti, rispetto a quelli del predecessore dell’allenatore toscano, Mihajlovic. Con una base, tecnica ma soprattutto economica, non proprio da buttare.
Torino con un saldo di almeno 20 milioni: il calciomercato non parte da zero
Proprio così: la base di partenza non è di basso valore, anzi. Se il Torino può disporre di giocatori che per un motivo o per l’altro non hanno reso secondo le aspettative (ma non per questo si possono considerare tecnicamente poco validi), è soprattutto il fattore economico a far pensare come i granata abbiano effettivamente molta liquidità di partenza, per poter ricostruire una squadra competitiva. Quanto? Almeno 20 milioni, derivati dagli oltre 40 delle scorse gestioni di calciomercato (ricordiamo che a gennaio Petrachi non ha trovato giocatori considerati utili alla causa): la cifra è tuttavia da scremare a causa del fatto che parte di quegli incassi è servita a coprire le spese di una società che ha alzato il monte ingaggi, ma che, parimenti, ha anche aumentato i suoi proventi dagli sponsor.
Torino, il bilancio sorride ancora
Ecco perché è stata abbassata generosamente (da parte di chi scrive e ha fatto i calcoli) a 20 milioni la cifra a disposizione di Petrachi per iniziare a lavorare sul calciomercato. Il bilancio del 2017 del Torino parlerà chiaro, e i soldi potranno molto probabilmente essere anche di più. Il tutto senza considerare alcune cessioni che giocoforza verranno portate a termine (come quella di Ljajic, palesemente ai margini, ma non solo) e che permetteranno di aumentare ulteriormente la liquidità societaria. Insomma, non male per una società che vuole rifondare e partire con un nuovo progetto tecnico. Nascondersi o mantenere basse le aspettative diventa quindi molto difficile. Soprattutto se si pensa che, rispetto a qualche anno fa, le campagne acquisti venivano portate avanti con meno di 10 milioni a stagione. E con obiettivi molto meno nobili rispetto a quelli che il Torino, ora, si dovrebbe sempre prefissare.
Quest’anno ale’, un’altro reset, vedrete… non con la scusa delle plusvalenze ma perche’ i giocatori se ne andranno e con la scusa di avere Mazzarri il presidente fara’ la grossa infornata di nuovi peones da raddrizzare a costo zero e vendera’ il rimanente. Stanno gia’ provando chi rimarra’ il resto… Leggi il resto »
Poi con sta storia dei gobbi che fanno di tutto per rovinarci sarebbe anche l’ora di finirla e di non farlo diventare un capro espiatorio, una volta che si sono fatti i cavoli propri avendo preso il Delle Alpi e costruendoci sopra il m.rdastadium, ma di noi che li frega?… Leggi il resto »
@valemazzola 23:39 Hai pensato che forse alcuni tifosi contestano Cairo, giustificano Mihajlovic e ignorano i giocatori, perché è l’unico sempre presente da 13 anni a questa parte? Di solito in un giallo quando ci sono diversi presunti colpevoli gli inquirenti vanno per esclusione e focalizzano le loro indagini su chi… Leggi il resto »